Il lavoro a distanza, o home office, o homeworking, come modalità di lavoro flessibile, si è diffuso soprattutto durante la pandemia. Con la crescente popolarità, è stato necessario definire adeguatamente i confini e le condizioni in cui è possibile utilizzare l'home office. Nell'ottobre 2023, la modifica della legge n. 262/2006 Coll., il Codice del lavoro (di seguito denominato "Codice del lavoro"), e alcune novità hanno interessato anche l'adeguamento del lavoro a distanza, che ora esamineremo più nel dettaglio.
Accordo scritto
Il lavoro a distanza è possibile solo sulla base di accordi scritti tra lavoratore e datore di lavoro. Tuttavia, il datore di lavoro non è tenuto a soddisfare in tutti i casi la richiesta di home office del dipendente. Nel caso di lavoratrici gestanti, di lavoratrici che si prendono cura di un figlio di età inferiore a 9 anni, o di lavoratrici che si prendono prevalentemente cura a lungo termine di una persona considerata dipendente dall'aiuto di un'altra persona fisica almeno in secondo grado, è È necessario che i dissenzienti del datore di lavoro giustifichino la decisione per iscritto. Ma c'è anche un'eccezione quando non è necessario un accordo scritto. Si tratta di una regolamentazione del lavoro a distanza basata sulla regolamentazione di un'autorità pubblica, e solo per il tempo assolutamente necessario se la natura del lavoro lo consente.
Il Contratto potrà essere risolto mediante accordo scritto ovvero potrà essere risolto per iscritto per qualsiasi causa o senza motivo con preavviso di quindici giorni a partire dal giorno in cui la comunicazione viene consegnata all'altra parte. Nel contratto di lavoro a distanza è possibile negoziare una diversa durata del preavviso, il periodo di preavviso deve essere lo stesso per entrambe le parti. È anche possibile convenire che nessuna delle parti contraenti possa risolvere l'obbligo derivante dal contratto.
Quando assenza di un accordo scritto una sanzione potrà essere irrogata anche dall'ispettorato del lavoro, come si tratterà offesa, per il quale può essere comminata una multa fino a 300.000 corone ceche.
Disposizione dell'orario di lavoro
Nella modalità Home Office, il dipendente può programmare lui stesso l'orario di lavoro, oppure il datore di lavoro lo pianifica per lui, oppure entrambi possono partecipare alla pianificazione. La novità apportata dalla modifica al Codice del lavoro riguarda il diritto alla retribuzione o alla retribuzione per il lavoro straordinario e alla retribuzione aggiuntiva per il lavoro nei giorni festivi.
Rimborso spese
Il datore di lavoro può pagare le spese sostenute dal dipendente durante l'home office in diversi modi. Può coprire:
- costi effettivi sostenuti e comprovati,
- costi calcolati sulla base di un importo forfettario determinato dal decreto del Ministero degli affari interni e delle comunicazioni, oppure
- il datore di lavoro e il dipendente possono concordare che il datore di lavoro non rimborserà i costi al dipendente.
Con i cosiddetti “appaltatori” è necessario avere diritto al rimborso dei costi espressamente pattuiti.
Il lavoro a distanza è sempre più utilizzato ed è stato quindi necessario specificarlo meglio direttamente nel Codice del Lavoro. Allo stesso tempo consigliamo di integrare l’adeguamento dell’home office anche nel regolamento interno.
Fonte: leagle.one
Mgr. Lucie Špičková, un avvocato
Eva Hrdličková, assistente legale