Nell’ambito dell’espansione della digitalizzazione e della semplificazione della burocrazia sta per avvenire il lancio del cosiddetto Registro delle rappresentanze. Il governo lo aveva annunciato già nell’autunno dello scorso anno e ora, all’inizio di febbraio 2024, ha approvato il progetto di modifica della legge n. 111/2009 Coll., sui registri di base, che dovrebbe introdurre questa innovazione nel il nostro ordinamento giuridico. A cosa servirà il Registro delle Rappresentanze? Lo vedremo insieme adesso.
Sostituzione della procura cartacea
Sarà possibile utilizzare le procure in forma digitale grazie al Registro delle Rappresentanze. Essi saranno conservati nel Registro fino alla loro revoca o scadenza, il che ne consente l'utilizzo ripetuto. Come per i documenti elettronici, tuttavia, i documenti cartacei non vengono invalidati, quindi le procure fisiche rimangono valide.
Cos’altro possiamo trovare nel Registro?
Oltre ai pieni poteri, il registro delle rappresentanze conterrà anche modelli precompilati adatti alle diverse tipologie di rappresentanza, che possono essere visti come un ulteriore passo per facilitare la comunicazione dei cittadini (e non solo) con le autorità amministrative.
Come funzionerà
Per poter utilizzare il Registro delle Rappresentanze sarà necessario possedere l'Identità del cittadino, attraverso la quale verrà utilizzata una procura digitale per confermare l'identità, che sostituirà la firma fisica. I cittadini non dovranno intraprendere ulteriori azioni e non sarà richiesta ulteriore collaborazione da parte dei funzionari.
Chi e quando
Il progetto di modifica della legge deve ancora passare attraverso l'iter legislativo, ma secondo il governo il registro delle rappresentanze potrebbe essere lanciato già a luglio.
Secondo l'Agenzia per il Digitale e l'Informazione, il Ministero dei Trasporti sarà il primo ad aderire al sistema, seguito da altri enti.
Conclusione
Questa novità porta con sé anche molte sfide. Sarà interessante, ad esempio, vedere come reagiranno i vari enti che, per semplificare le procedure burocratiche, dovrebbero pubblicare i dati su chi e cosa hanno conferito una procura. È discutibile anche la necessità di vigilare a chi e quando abbiamo conferito la procura, in modo che non la utilizzi più e più volte a nostra insaputa. Per il momento, però, dobbiamo prima aspettare per vedere se il Registro delle Rappresentanze passerà attraverso l'iter legislativo.
Fonte: Leagle.one
Mgr. Lucie Špičková, Avvocata
Eva Hrdličková, assistente legale